Il genio dimenticato di Laura Bassi, la prima grande scienziata della storia

Laura Bassi nacque circa 200 anni prima che Marie Curie vincesse il Premio Nobel. Genio già all’età di 13 anni, Bassi diventò una delle menti più brillanti del periodo illuminista.

Ritratto della scienziata Laura Bassi
Ritratto della scienzata illuminista Laura Bassi – Wikimedia Common

Sebbene sia relativamente sconosciuta al giorno d’oggi, Laura Bassi fu un’importante figura durante il periodo dell’Illuminismo. In quanto prima insegnante di fisica donna in una università europea e membro di una prestigiosa accademia scientifica, Bassi viene spesso considerata come la prima scienziata donna professionista.

La gioventù della scienziata

Laura Bassi nacque nel 1711 a Bologna. Sua madre era spesso ammalata e il dottore di famiglia Gaetano Tacconi, che era spesso presente nella loro casa, notò presto la vivida curiosità e la mente studiosa di Laura. Quando essa aveva circa 13 anni, il dottore chiese al padre di lei il permesso di istruirla in filosofia.

Bassi ricevette una solida educazione dal dottore, che le insegnò la logica e la metafisica. A dispetto della sua giovane età, Bassi dimostrò di avere già un grande intelletto ed enormi potenzialità.

Orgoglioso di mostrare a tutti la sua prodigiosa pupilla, Tacconi la introdusse nella comunità studentesca bolognese. Qui venne presto notata dall’arcivescovo Prospero Lambertini, famoso per supportare tutti i talenti a dispetto di genere e provenienza.

La nuova Dea Minerva di Bologna

 Immagine di Laura Maria Caterina Bassi (1711-78), matematica e fisica bolognese
Immagine di Laura Maria Caterina Bassi (1711-78), matematica e fisica bolognese. – Wikimedia Common | Wellcome

Gli amici e la famiglia persuasero la giovane Bassi ad iniziare a partecipare a dibattiti con altri scolari e così divenne presto una figura pubblica. Impressionò i suoi colleghi luminari talmente tanto che essi la proposero come candidata per la laurea universitaria in filosofia.

Dopo la discussione (molto pubblicizzata) della sua tesi in filosofia, nella sala del municipio nel 1732, ricevette l’ambito titolo di dottore in filosofia all’età di 21 anni. Divenne così la seconda donna in Europa a ricevere una laurea universitaria, dopo Elena Cornaro Piscopia nel 1678.

Bassi venne successivamente assunta come professoressa nell’Università di Bologna, dove insegnò fisica e combatté per raggiungere le stesse condizioni lavorative degli uomini, facendo impressionanti passi avanti per l’epoca.

Laura Bassi fu anche la prima donna ad essere eletta come membro onorario dell’Accademia delle Istituzioni per le Scienze a Bologna.

La fiorente carriera scientifica di Laura Bassi

Ritratto ovale di Laura Bassi
Ritratto ovale della fisica italiana Laura Bassi – Wikimedia Commons

Durante la sua carriera come insegnante, Laura Bassi giocò un importante ruolo nell’introduzione di nuovi argomenti nel repertorio scientifico universitario. Per esempio, fu lei a diffondere la fisica newtoniana e ad essere pioniere della ricerca sull’elettricità in Italia.

Nel 1738 sposò il collega medico e professore universitario Giuseppe Verratti, con cui ebbe 8 figli. Il suo matrimonio generò critiche, ma a differenza delle altre donne del tempo che venivano incoraggiate ad abbandonare la propria carriera dopo il matrimonio, lei puntualizzò: “Ho scelto una persona che condivide il mio stesso percorso di apprendimento e che, per esperienza, ero cerco che non mi avrebbe dissuaso da esso.”

L’arcivescovo Prospero Lambertini rimase un importante patrono della Bassi anche dopo che venne eletto papa nel 1740 (papa Benedetto XIV). Qualche anno dopo, essa venne invitata ad unirsi ai “Benedettini”, il gruppo elitario di 25 scienziati che stava alle dipendenze del papa, diventando così l’unica donna ad essere mai eletto nel prestigioso gruppo.

Il lavoro scientifico di Laura Bassi

Laura-Bassi-Portrait

Bassi non era solo nota per aver introdotto la scienza newtoniana nell’Università di Bologna, ma era anche famosa per supportare la teoria di Benjamin Franklin sull’attrazione elettrica. Gli studiosi provenienti da tutta Europa e America erano davvero curiosi di fare la conoscenza di questo incredibile duo.

Durante la sua vita, Laura Bassi presentò varie dissertazioni su argomenti come la gravità, la rifrangibilità, l’idraulica e la meccanica. Nel frattempo contribuì, insieme a suo marito, a rendere Bologna un centro sperimentale per la ricerca sull’elettricità.

Nel 1776 ricevette il suo ultimo riconoscimento onorario quando le fu assegnata la cattedra di fisica sperimentale nel Dipartimento di Scienze dell’Università di Bologna.

L’eredità della scienziata

Quando morì all’età di 66 anni il 20 febbraio 1778, Laura Bassi era una delle donne più famose di Bologna. Al funerale pubblico i suoi colleghi portarono la sua bara in solenne processione fino alla chiesa del Corpus Domini a Bologna.

Similmente al suo patrono Papa Benedetto, Bassi fu una “Cattolica illuminata che non vide alcun conflitto tra il perseguimento della conoscenza e le tradizioni della fede.” Infatti, più comprese il mondo naturale e più si sentì in grado di apprezzare le creazioni di Dio.

Sfortunatamente non lasciò dietro di sé molto materiale pubblicato. Solo quattro dei suoi saggi vennero pubblicati e dopo la sua morte la sua esistenza passò in secondo piano.

Conclusioni

Bassi è stata riconosciuta da grandi pensatori del tempo ed è stata celebrata nella comunità degli studiosi per i suoi contributi al mondo scientifico. Il suo lavoro ha indubbiamente spianato la strada per altri grandi pensatori, sia uomini che donne.

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