Struttura tripartita e bitematica tipica del primo movimento Allegro delle principali composizioni strumentali dell’epoca classica( Sinfonia, Quartetto, Concerto solista ecc.) .Viene definita bitematica poiché presenta un tema principale in tono d’impianto ed un secondo nel tono della dominante (se il tono base è maggiore) o nel tono relativo maggiore (se il tono base è minore). La tripartizione avviene nelle seguenti parti:
Armonia complementare
Armonia complementare – Sonata barocca, sonata scarlattiana e sonata moderna – Lezione 24
SONATA BAROCCA
Composizione strumentale in più tempi col medesimo impianto tonale detta da chiesa, se formata da brani ad andamento diverso o da camera se formata da tempi di danza (Suite). Inizialmente assegnata ad un gruppo di strumenti e successivamente standardizzata ad un solo strumento, in 4 tempi(Adagio – Allegro – Andante – Allegro o Presto), con accompagnamento del basso continuo.
Armonia complementare – Oratorio, Cantata, Esercizio e Studio – Lezione 23
ORATORIO Composizione musicale per coro e orchestra, accompagnati dal basso continuo, basata sulla narrazione di avvenimenti sacri, in lingua volgare o in latino, affidata ad una voce narrante chiamata Historicus.
Armonia complementare – La Fuga – Lezione 22
La Fuga è una composizione polifonica che può essere vocale, strumentale o mista , basata sull’elaborazione polifonica contrappuntisitca (imitativa /armonica) di un tema principale chiamato Soggetto.
ELEMENTI DELLA FUGA
Soggetto : Tema principale in tono base.
Risposta : Soggetto trasposto alla dominante. Si definisce reale quando presenta la stessa struttura intervallare del Soggetto. Viene definita tonale se subisce delle mutazioni a livello intervallare.
Controsoggetto : Tema secondario che può essere posto sia sopra che sotto, al Soggetto o Risposta, senza creare nessun tipo di errore armonico.
Armonia complementare – La Suite – Lezione 21
La suite è una composizione musicale tipica dell’epoca barocca ed eseguita da uno strumento. Composta da danze unite dalla stessa tonalità d’impianto. La suite aveva nomi diversi a seconda della zona: Partita in Germania, Ordre in Francia, Sonata in Italia e Lesson in Inghilterra. Ogni danza era bipartita. La parte iniziale(A) iniziava in tono d’impianto e concludeva nel tono della dominante se la tonalità d’impianto era maggiore mentre se era minore, concludeva nel tono relativo maggiore; tuttavia Bach era solito terminare al tono della dominante in entrambi i casi. La seconda parte(B) era caratterizzata da modulazioni che conducevano, poi, alla tonalità d’impianto. Le quattro danze principali sono:
Armonia complementare – Mottetto e Madrigale del 1500 – Lezione 20
MOTTETTO DEL ‘500
Elaborazione polifonica per un coro a cappella su testo sacro in latino. Costituito da una forma aperta( formata da episodi che si susseguono) caratterizzata dalle tecniche del contrappunto imitativo e omoritmico. Il primo e l’ultimo episodio sono in tonalità d’impianto mentre gli altri episodi, generalmente, modulano ad altre tonalità. Il mottetto termina con la chiusa, ovvero la ripetizione dell’ultimo episodio con leggere varianti.
Armonia complementare – Il Canone, Ricercare e Toccata – Lezione 19
CANONE
Il Canone è una forma contrappuntistica vocale o strumentale, basata sull’imitazione fra due voci(antecedente e conseguente). L’imitazione viene eseguita a vari gradi della scala . Il canone può essere finito(chiuso da una cadenza) o perpetuo( quando si ripete da capo a fondo). Può essere inserito in altre composizioni musicali oltre ad essere eseguito in modo indipendente.
Armonia complementare – Formule Barocche – Lezione 18
Le formule barocche sono formate da fioriture e suoni reali combinati con diversi schemi stereotipati tipici dell’epoca barocca.
TIRATURE DISCENDENTI
Derivano dal contrappunto modale del 1400-1500, rielaborato con le regole del sistema tonale.Consiste nella “discesa” di note( di solito semiminime) per grado congiunto. Queste possono venire armonizzate alternatamente, considerando quelle sul tempo debole come note di passaggio; oppure si possono armonizzare tutte le note presenti nella tiratura.
Esempio con la scala di Do minore:
ALTRE FORMULE BAROCCHE
Armonia complementare – Modulazione ai toni lontani – Lezione 17
La modulazione ai toni lontani avviene in concomitanza alla necessita di cambiare tonalità ,che, rispetto alla tonalità d’impianto, si differenzia per più o meno di due alterazioni.
Esistono varie tecniche per modulare ai toni lontani: