Statue di Orsanmichele – Analisi

Di seguito andremo ad analizzare alcune delle famose statue che le Arti di Firenze commisionarono a Lorenzo Ghiberti, Nanni di banco e Niccolò di Pietro Lamberti, per decorare l’esterno della Chiesa di Orsanmichele. Esse, anche se diverse in quanto a fattura e materiali utilizzati, sono omogenee al gusto tardo-gotico allora corrente.

SAN GIOVANNI BATTISTA

http://artistagoloso.files.wordpress.com/2010/12/giovanni-battista.jpg Realizzato per l’Arte della Seta, di cui era il protettore, è il primo esempio di statua a tutto tondo di grandi dimensioni del Ghiberti. La figura affusolata, il panneggio a larghe campiture, la gamba sinistra portante e la destra lievemente avanzatain modo da conferire al personaggio una postura morbida e armoniosa. Tutte queste caratteristiche sono riconducibili alla scultura trecentesca. I bordi del mantello e i calzari originariamente dorati, come gli occhi in lamina d’argento, si rifanno evidentemente ai modelli classici.

SANT’ELIGIO

http://www.teladoiofirenze.it/wp-content/themes/glam/tt.php?src=http://www.teladoiofirenze.it/wp-content/uploads/2012/06/St_Eligius_Nanni_di_Banco_Orsanmichele.jpg&w=630&q=100&zc=0

Statua in marmo realizzata da Nanni di Banco, si rifà maggiormente alla tradizione romana. Il personaggio, ritratto con gli abiti tipici vescovili, ha una postura severa ed equilibrata, leggermente ricurva, e la testa appena ruotata. Lo spesso panneggio si dirama a ventaglio dal fianco destro verso il basso, generando fra le pieghe un’intenso gioco di luci ed ombre. I bordi del mantello recano tracce di doratura, così come la mitria, i capelli e la barba, mentre sono state trovate permanenze di un pigmento azzurro, il quale indica che il mantello fosse in origine vivacemente colorato.

SAN GIACOMO MAGGIORE

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/6/66/Museo_di_orsanmichele,_niccol%C3%B2_di_pietro_lamberti_(attr.),_san_jacopo_01.JPGQuesta statua in marmo, realizzata da Niccolò di Pietro Lamberti, è di dimensioni leggermente inferiori alle due precedenti. Il volto di San Giacomo presenta una certa convenzonalità nei lineamenti, con un volto allungato e privo di particolari espressivi. Il panneggio non p sempre lo stesso: a destra cade perpendicolarmente verso il suolo, in fitte pieghe, mentre a sinistra si distende più naturalisticamente attorno alla gamba, lievemente flessa e arretrata. Anche qui vi sono tracce di doratura sul mantello e sulla tunica, così come fra i riccioli della barba.

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