Il sacrificio di Isacco – Brunelleschi – Analisi

Analisi della formella intitolata “Il sacrificio di Isacco”, realizzata da Filippo Brunelleschi, per il concorso tenuto dall’Arte dei Mercanti nel 1401. Per altre informazioni e l’analisi della formella del Ghiberti, consultare l’altro nostro articolo in proposito.http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/0/02/Brunelleschi,_sacrificio_di_Isacco.JPG

La scena, racchiusa nel perimetro di un triangolo isoscele orientato verso l’alto, si anima di accenni più drammatici rispetto a quella del rivale Ghiberti: Isacco, al centro della composizione, è rappresentato ruotato su se stesso, mentre cerca di svincolarsi, mentre il padre gli si avventa disperatamente adosso. Qui l’intervento dell’angelo è tutt’altro che simbolico: egli afferra con decisione il braccio di Abramo, in modo da impedirgli lo spargimento di sangue. Divino e umano entrano quindi drammaticamente in contatto.

Significativa è la presenza dei due servi alla base della raffigurazione: essei sono rappresentati chinati, intenti nelle loro faccende, con grande rifinitura dei dettagli e naturalezza, a tal punto che essi fuoriescono dalla cornice perimetrale.

Ai nuovi concetti introdotti da Brunelleschi, i mercanti preferirono il maggior equilibrio compositivo offerto dal Ghiberti, e per questo lo proclamarono vincitore.

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