La pianta interagisce col suolo mediante le radici. Lo sviluppo delle radici è determinato dal genotipo della pianta, ormoni (ghiberelline), carenze nutrizionali. Assorbono acqua e Sali minerali. Compattano il terreno (meno lisciviazione, ruscellamento, erosione) quindi risanano terreni collinari. Sistema di riserva, producono secreti (rizodeposizioni, modificano caratteristiche rizosfera), possono fungere come organi respiratori (acquatiche). Si sviluppano nella rizosfera. Ectorizosfera (terreno attaccato alle radici), rizoplano (sommatoria delle cellule dell’epidermide delle radici). Endorizosfera (parti delle radici dove scorre l’acqua per via apoplastica).
Azoto assorbito dalla rizosfera viene rimpiazzato molto velocemente, al contrario del Potassio e fosforo che sono meno solubile e meno mobili. Questi 2 causano stress nutrizionali per recuperare la maggior quantità di nutrimento nel minor tempo possibile. Comporta lo sviluppo dell’apparato radicale e le rizodeposizioni:
- Lisati: contenuti cellulari delle cellule dell’apice radicale, che si rompono e liberano citoplasma nel suolo.
- Diffusati: molecole organiche, proteine, zuccheri, substrati nutrizionali per i microrganismi. Le utilizzano per proliferare e come fonte di nutrimento. Aumentano la mineralizzazione e quindi il rilascio di sostanze nutritive dalla materia organica per le piante.
- Escrezioni: tutte le molecole cariche emesse dalle radici per scambiare tramite CSC con i colloidi (strategia 1 del ferro)
- Secrezioni: enzimi, fotosiderefori, mucigel.
Le rizodeposizioni si concentrano nell’apice radicale, dove è presenze il mucigel. Aumenta la penetrazione radicale; è sottoposto spesso a rotture delle cellule liberando lisati. L’ acqua entra nel mucigel e negli spazi intercellulari per via apoplastica. Quando incontra il cilindro centrale delle radici che è impermeabile entra per via simplastica nei plasmodesmi che sono dei canali adibiti al suo passaggio fino al sistema vascolare. L’acqua contiene dei soluti, carichi. Il suo passaggio è dettato dal potenziale della carica. Ci sono infatti più plasmodesmi con cariche diverse. Gli elementi poco solubili sono i più difficili da assorbire. Quindi la pianta nel corso dell’evoluzione ha sviluppato meccanismi di trasporto selettivi che si utilizzano a concentrazioni diverse.