Sistema colturale
: è una comunità di piante coltivate, gestite in un processo di produzione.
Sistema aziendale: è formato dalle colture, presenti e dalle pratiche gestionali di un’azienda.
Gli agrosistemi si classificano in base alla composizione catena-utilizzazione e in base alle colture (monoculturali, policolturali).
Un agroecosistema è riduzione della biodiversità dato che solo le specie volute vengono coltivate. Vengono modificati i rapporti competitivi per favorire la specie coltivata. Vengono modificati i bilanci di massa e di energia, gli input compensano gli output. Le produzioni vegetali sono ottenute dalla combinazione di fattori naturali, genetici e antropici.
I fattori limitanti, come radiazione solare, acqua e nutrienti, limitano la crescita della pianta se si trovano sotto il livello minimo fisiologico.
Produttività netta: quantità di sostanza organica prodotta nell’unità di tempo espressa in g/m2 di superficie. Ogni ecosistema ha una produttività primaria netta specifica. Dipende dalla pianta, dalla latitudine e dalla fotosintesi.
Accrescimento: accumulo sostanza organica vegetale. Misurato tramite indici di crescita.
- G = tasso di crescita assoluta;
- CGR = tasso di crescita colturale (crescita della massa secca della pianta per unità di superficie di terreno, per unità di tempo)
- RGR = crescita della massa secca per unità di massa, per unità di tempo.
- NAR = tasso di assimilazione netta di CO2 per unità di superficie fogliare e di tempo.
- LAI = area fogliare totale per unità di superficie su cui la pianta insiste.
- LAD = durata delle foglie. Integrale della curva del LAI in funzione del tempo espresso in giorni.
- Sviluppo: differenziazione della sostanza organica in tessuti e organi diversi.
La crescita della pianta comporta l’aumento del numero delle cellule dell’individuo e l’aumento della sua complessità. L’aumento di peso e volume dipende anche dalla quantità di acqua contenuta nei tessuti cellulari.