Surprised by Joy – William Wordsworth – Traduzione e Analisi

Di seguito andremo a tradurre ed analizzare il sonetto “Surprised by Joy” scritto da William Wordsworth (1770

1850):

TESTO ORIGINALE

Surprised by joy—impatient as the Wind
I turned to share the transport—Oh! with whom
But Thee, deep buried in the silent tomb,
That spot which no vicissitude can find?

Love, faithful love, recalled thee to my mind—

But how could I forget thee? Through what power,
Even for the least division of an hour,
Have I been so beguiled as to be blind
To my most grievous loss?—That thought’s return
Was the worst pang that sorrow ever bore,
Save one, one only, when I stood forlorn,
Knowing my heart’s best treasure was no more;
That neither present time, nor years unborn
Could to my sight that heavenly face restore.

TRADUZIONE

Sorpreso dalla gioia – impaziente come il Vento
Mi voltai per condividere il mio trasporto – Oh! Ma con chi,

con te, sepolta profondamente nella tomba silenziosa,
Quel luogo che nessuna vicenda può raggiungere?
Amore, fedele amore, ti richiamò alla mia mente-
Ma come posso dimenticarti? Attraverso quale potere,
Anche per la più piccola parte di un ora,
Sono stato così ingannato da essere cieco
Alla mia perdita più grave? – Il ritorno del pensiero
Fu la peggiore fitta che il dolore mi inflisse mai,
Salvarne uno, uno solo (di pensiero), quando mi trovavo desolato,
Sapendo che il più grande tesoro del mio cuore non c’era più;
Che ne il tempo presente, ne gli anni a venire
Potranno rendere alla mia vista questo viso angelico .

ANALISI

I sonetti di Wordsworth sono scoperte di intense emozioni. Anche se non hanno un destinatario specifico, sembra che richiedano un ascoltatore. L’obbiettivo poetico di Wordsworth era di usare una dizione naturale che fosse simile alla lingua parlata. Così i suoi poemi utilizzano periodi e figure retoriche semplici, ma che comunque conferiscono una profonda drammaticità alle sue opere.

“Surprised by Joy” venne scritto da William Wordsworth in seguito alla morte prematura della figlia di appena tre anni, Catherine. Il verso di apertura sono estremamente originali e concentrano immediatamente l’attenzione del lettore sulle sensazioni, le quali si trasformano già nel secondo verso, dove la gioia iniziale si trasforma in sgomento, per il ritorno della mente del poeta alla perdita della figlia. Nel corso del sonetto, Wordsworth accusa una serie di “fitte dolorose”: il momento in cui esso realizza che la persona con cui voleva condividere un momento di delizia non esiste più, il senso di colpa per aver dimenticato per un momento la perdita della figlia ed infine il senso di desolazione. L’evento naturale, fonte di gioia, che non viene descritto ma lasciato intendere alla nostra immaginazione, svanisce rapidamente. La natura, per una volta, fallisce nei confronti del poeta.

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