London – William Blake – Traduzione e analisi

Di seguito andremo a tradurre ed analizzare la poesia “London” di William Blake:
I wander thro’ each charter’d street,
Near where the charter’d Thames does flow.
And mark in every face I meet
Marks of weakness, marks of woe.

In every cry of every Man,
In every Infants cry of fear,
In every voice: in every ban,
The mind-forg’d manacles I hear

How the Chimney-sweepers cry
Every black’ning Church appalls,
And the hapless Soldiers sigh
Runs in blood down Palace walls

But most thro’ midnight streets I hear
How the youthful Harlots curse
Blasts the new-born Infants tear
And blights with plagues the Marriage hearse

TRADUZIONE
Io vago attraverso le strade monopolizzate,
vicino a dove scorre il Tamigi monopolizzato,
e noto in ogni faccia che incontro,
i segni della debolezza, i segni del dolore.

In ogni pianto di ogni uomo,
in ogni prianto infantile di paura,
in ogni voce: in ogni divieto,
sento le catene forgate dalla mente.

Come il pianto dello spazza camino,
atterrito dalla Chiesa annerita,
e il sospiro del soldato sfortunato,
scorre in sangue lungo i muri del palazzo.

Ma attraverso la maggior parte delle strade a mezzanotte sento,
Come la maledizione della giovane prostituta,
Secca la lacrima dell’infante neonato,
E rovina con piaghe il carro funebre del matrimonio.

ANALISI
William Blake immagina di camminare per le strade di Londra e contemporaneamente, fa delle considerazioni personali. Egli vede in tutte le persone che incontra i segni della debolezza e della sofferenza causate dall’industrializzazione alla popolazione. Le strade, come i fiumi, sono state monopolizzati allo scopo di guadagnare. Questa condizione opprime gli uomini, come Blake evidenzia nella seconda stanza: in ogni pianto, in ogni voce, in ogni divieto imposto, emerge il giogo in cui è costretto il cittadino. Vengono portati due esempi di ciò (nella terza strofa), ovvero lo spazzacamino, costretto ad un estenuante lavoro per pulire l’esterno di una chiesa, annerita dalla fuliggine Londinese, derivata dall’industria, ed il sospiro di sconforto del soldato che, richiamato alla guerra, immagina già la sua morte prematura. Come ultima conseguenza dell’industrializzazione, nella quarta quartina, il poeta evidenzia un altro problema sociale diffuso all’epoca: i vincoli matrimoniali nei matrimoni combinati, spesso e volentieri, venivano disattesi (adulterio) per mancanza di interesse reciproco; diffuse erano le malattie veneree, soprattutto la sifilide, che causava la cecità per secchezza oculare e si trasmetteva ai figli se contratta durante una gravidanza (blasts the new-born Infants tear = asciuga la lacrima del bambino appena nato); inoltre, il matrimonio combinato è la morte dell’amore, ed è ulteriormente rovinato dalle piaghe delle malattie.

Il poema è composto da quattro quartine, nelle quali sono presenti rime baciate. Le ripetizioni utilizzate enfatizzano l’orrore scaturito nel poeta.

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