Vocazione di San Matteo – Caravaggio

La “Vocazione di San Matteo” è stata commissionata a Caravaggio per la Cappella Cantarelli, della chiesa di San Luigi dei Francesi. Il dipinto raffigura il momento in cui Gesù sceglie il gabelliere Matteo come suo Apostolo.http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Caravaggio_-_La_vocazione_di_San_Matteo.jpg

La scena si svolge in un ambiene scuro e spoglio. Sulla destra vi è Cristo che, con il braccio destro teso, indica Matteo. San Pietro ribadisce il gesto del suo Maestro indicando a sua volta il futuro Apostolo. Matteo è ritratto con un espressione di sorpresa e stupore, reagisce istintivamente indicandosi, per essere sicuro di ciò che sta accadendo. Dei suoi quattro compari, solo due si girano verso il Salvatore, mentre gli altri due continuano imperterriti a contare i loro danari. Si viene quindi a formare un intricato gioco di sguardi. Questa è un evidente simbolismo Caravaggesco: esso sottolinea come la chiamata di Dio sia rivolta a tutti gli uomini, ma resta da scegliere a loro se accoglierla o meno, e quindi salvarsi o essere dannati.

La vera protagonistà e però la luce: essa proviene da destra, dall’apertura da cui probabilmente è entrato Gesù. Essa squarcia la penombra ed evidenzia la povertà e lo squallore dell’ambiente. Questa luce ha però anche una funzione simbolica: essa rappresenta la grazia divina, infatti essa illumina le spalle di Cristo e viaggia quasi parallela al braccio teso del Salvatore.

Risulta evidente lo stile caravaggesco, che si può riscontrare nel realismo dei caratteri, della postura e negli abiti dei personaggi. Essa infatti sembra una “scena di genere” più che una rappresentazione di carattere religioso: infatti l’aureola sulla testa di Gesù è quasi impercettibile ed è stata aggiunti in tempi successivi, per compiacere un committente insoddisfatto dall’eccessiva laicità del dipinto.

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