“Tèseo sul Minotauro” è la prima opera scultorea che Canova realizzò una volta arrivato a Roma. L’eroe, seduto sul corpo del mostro che ha ucciso, è rappresentato dopo la lotta.
Ogni passione è spenta, la tranquillità della posizione mosta l’anima grande di Teseo, che è di nuovo in sintonia con il proprio corpo, ne teso ne contratto, poichè tutte le violente passioni si sono spente. Egli è simbolo della vittoria della ragione sulla bestialità, rappresentata dal Minotauro.
L’essere mostruoso è rovesciato su una roccia in una posizione a S rovesciata. Teseo si appoggia sulla gamba sinistra del mostro ed arretra col busto, osservando il nemico ucciso. La sua gamba destra è piegata ad angolo acuto e ruota verso l’esterno, mentre la sinistra è lievemente piegata, quasi tesa. Il braccio sinistro è piegato, in atto di sorreggersi alla clava, mentre quello destro è piegato e sorregge il busto di Teseo, che risulta spostato verso sinistra, mentre la testa è reclinata in avanti. La postura di Teseo è tale che siano cinque i punti di appoggio.
I due corpi sono perfetti secondo la concezione classica. Lo scopo di Canova infatti era di rappresentare ciò che, nel suo immaginario, era perfetto e non era possibile da riscontrare in natura.