Vista, stile e opere di Sergej Prokofiev, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.
SERGEJ PROKOFIEV (1891-1953) E SVIATOSLAV RICHTER
STILE:
- Il suo è un linguaggio tonale perciò il pedale è sempre segnato;
- Pezzi brevi a sfondo intimista e soggettivo;
- Prokofiev non fu mai attratto dalle innovazioni come la dodecafonia o l’atonalità di Strauss;
- Non c’è libera interpretazione del musicista: Prokofiev voleva che le sue composizioni venissero suonate in modo preciso;
- Non era sentimentalista -> no linguaggio romantico;
- Melodia spigolosa con bruschi salti e cadenze non consone;
- Utilizza molti tempi irregolari come 7/8;
- Modalità meccanica: ripete molte volte dei suoni;
- Grande formalista: cercava nel dettaglio la forma -> 1948: il Comitato centrale della Cultura russa ,preseduto da Zdanov(braccio destro di Stalin), denunciò la sua musica perché malata di intellettualismo e formalismo che andava contro i principi del realismo socialista che voleva una musica molto rappresentativa , facile, con linguaggio chiaro e patriottico (musica di propaganda semplice) -> la musica difficile non coinvolge la gente;
- Stile toccatistico e motorio: ritmi ossessivi, percussivi che lui definisce caratteristici nella biografia del 1941;
- 1941: biografia:
- Tendenza classica che si esprime col formalismo;
- Tendenza moderna sempre nell’ambito tonale con proprio linguaggio armonico;
- Tendenza lirica ripresa dal tardo-Ottocento;
VITA:
- Nasce a Mosca;
- 1904: entra al Conservatorio di San Pietroburgo;
- Studia composizione con Korsakov -> cercò di spingerlo verso l’avanguardia ma l’allievo era legato alle forme;
- Collabora col cinema russo: “Guerra e pace”, “Alexander Nevskij”;
- ‘‘18-‘’23: si trasferisce in America e compone la 3° sinfonia;
- ‘’23-‘’36: si trasferisce a Parigi dove si dedica al teatro musicale e scrive il balletto “ Romeo e Giulietta”(diverso dal balletto moderno di Stravinsky) e “L’amore delle 3 Melarance”(forma di teatro neoclassico);
- ‘’36: torna in Russia e collabora col regime occupandosi della didattica musicale;
- 1945: per celerare la fine del conflitto scrive la 5° sinfonia;
- Muore nel 1953 nello stesso giorno in cui morì Stalin e 50 minuti prima;
- Scrive 5 concerti per pianoforte;
- Scrive 9 sonate per pianoforte;
SINFONIE:
- 7 sinfonie;
- 5° e 8° -> premio “Stalin”;
- “1° Sinfonia”:
- 1917;
- Detta “Sinfonia Classica” poiché è ancorata alla tradizione del ‘700;
- “3° Sinfonia”:
- 1939;
- “5° Sinfonia”:
- 1945;
- Rappresenta un incontro tra la forma classica ed il moderno;
- 4 mov.(come la sinfonia classica);
- Ultimo mov. è nella “ridente” tonalità e sonorità di Sib+;
- Utilizzato il pianoforte per effetti percussivi e melodici;
- Vinse il premio “Stalin”;
CONCERTI PER PF. E ORCHESTRA:
- “5° Concerto”:
- Parigi 1932;
- 5 movimenti;
- Struttura classica;
- Ricerca di semplicità formale;
SONATE PER PF.:
- 6°, 7° , 8° composte durante il conflitto mondiale;
- “Sonata 7” o “ Magaloff”:
- La più celebre;
- Ritmo ossessivo;
- 3° mov(ultimo) vi è un tempo di 7/8 dove vengono impiegati con ossessione Sib e Do#;