Meccanica Applicata alle Macchine – Introduzione

La Meccanica Applicata alle Macchine è la disciplina che, all’interno dell’ambito della Meccanica dell’Ingegneria, si occupa dei problemi connessi con il movimento dei corpi solidi da cui sono costitute le macchine.

La Meccanica Applicata alle Macchine si distingue da:

  • Meccanica delle Strutture: in quanto essa considera solo sistemi di corpi rigidi non in movimento
  • Meccanica dei Fluidi: in quanto si occupa del movimento di fluidi, e quindi non di corpi rigidi

La Meccanica Applicata alle Macchine si occupa di problemi relativi a:

  • Composizione delle macchine: i gradi di libertà di un meccanismo, il rendimento meccanico, ecc…
  • Contatto tra gli organi di movimento durante il loro moto relativo (Tribologia): attrito di striscia mento, trasmissione delle forze, dissipazione di energia, usura, attrito di rotolamento, lubrificazione, ecc…
  • Comportamento delle macchine sotto l’aspetto funzionale (Teoria dei meccanismi): i sistemi articolari, i giunti, le camme, le ruote dentate e i rotismi, i freni, gli organi flessibili, ecc…

Tipi di macchine:

  • Motrici: trasformano vari tipi di energia in energia meccanica (esempio: motori a combustione interna, turbine a vapore, motori elettrici, ecc…)
  • Generatrici: trasformano l’energia meccanica in altri tipi di energia (pompe e compressori, dinamo, ecc…)
  • Trasmettitrici: trasformano l’energia meccanica in altre forme di energia meccanica, variando certi parametri (riduttori, variatore, trasmissioni, ecc…)
  • Operatrici (definizione aggiuntiva): tutte quelle macchine che hanno un’esplicita funzione (utensili, macchine agricole, movimento terra, ecc…)

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