Pokémon Go è un gioco per smartphone che ha conquistato un enorme popolarità, come mai prima d’ora ha fatto un applicazione per cellulari. Le testate giornalistiche e le persone sui social fanno molto terrorismo psicologico nei confronti di questo giochino, forti delle vicende negative che lo hanno visto coinvolto negli ultimi giorni: incidenti stradali, fenomeni di isteria collettiva, rapine e sparatorie. Così, a livello mediatico, vengono fatti risaltare solo gli aspetti negativi di questa applicazione.
Ovviamente, come tutti i giochi, coloro che ne fanno uso non ne devono diventare dipendenti. Una volta messo in chiaro ciò, gradirei esporre alcuni dei lati positivi di questo nuovo e innovativo gioco.
Innanzitutto, esso corrisponde ad un deciso passo avanti nelle tecnologie di intrattenimento videoludico, anche se per correttezza andrebbe detto che già questa strada di interattività e realtà aumentata era stata intrapresa dagli stessi programmatori di Pokémon Go con il precedente gioco “Ingress”, che però non aveva avuto altrettanto successo.
Esso permette ai giocatori di venire a conoscenza di luoghi nuovi, che possono essere culturalmente importanti o meno, attraverso l’esplorazione alla ricerca di Pokemon e Pokestops. In particolare questi ultimi permettono di individuare dei luoghi di interesse che possono essere culturalmente rilevanti o meno, ma che in ogni caso vanno ad allargare le conoscenze del singolo individuo. I pokestops si rivelano anche dei punti di incontro per i giocatori, favorendone la socializzazione.
L’utilizzo di Pokémon Go può aiutare a migliorare la propria percezione spaziale, oltre che al senso dell’orientamento e la conoscenza delle strade. Infine, peculiarità estremamente positiva, esso incentiva largamente il giocatore al movimento, con ripercussioni positive sul suo stato di salute.