Le cellule staminali – Biotecnologie

Le cellule staminali sono cellule non differenziate in grado di riprodursi in modo illimitato e di differenziarsi in cellule specializzate grazie ad opportuni stimoli.

Il numero di tipi di cellule che si possono ottenere definisce la potenzialità della cellula staminale:

  • Totipotenti: si differenziano in qualunque tipo di cellula fino a riformare un organismo completo, lo sono le cellule dello zigote (le prime 8);
  • Pluripotenti: possono differenziarsi in tutti i tipi ma non generare un organismo completo; lo sono le cellule della Blastocisti;
  • Multipotenti: sono in grado di differenziarsi in poche cellule e normalmente sono presenti negli adulti;
  • Unipotenti: generano un solo tipo cellulare.

Due sono le fonti di cellule staminali utilizzate nella terapia genica:

  • Cellule adulte: sono cellule multipotenti che abbiamo tutti. Le cellule del midollo osseo si differenziano in tutti i tipi cellulari del sangue, le cellule della pelle hanno un ritmo più lento di differenziamento e sanano le parti usurate, le cellule del cervello presenti nell’ippocampo (il centro della memoria e apprendimento), si differenziano a ritmo lento poiché il ciclo di vita neuronale è molto lungo. Il lavoro delle cellule staminali nel cervello è aiutato da esercizio intellettuale (studiare) e fisico (sport).
  • Embrionali: sono pluripotenti e si specializzano in tutti i 200 tipi di cellule del nostro corpo. Si ottengono dalla blastocisti (il feto durante la fase di sviluppo embrionale). Il loro uso comporta un problema etico: bisogna distruggere le blastocisti per ottenere le cellule. In Italia è impedita la coltivazione di staminali embrionali delle blastocisti ma non ne è impedita l’importazione: le staminali congelate vengono messe in un piatto di coltura e poi nutrite, quindi crescono in colonie su un supporto costituito da altre cellule, separate e fatte nuovamente espandere.
  • Pluripotenti indotte: sono cellule staminali surrogate, elaborate in laboratorio col processo di riprogrammazione. Il primo fautore di questa tecnica fu Yamanaka (premio Nobel 2012), che mise a punto il de-differenziamento di una cellula differenziata: partendo da una cellula cutanea, si inseriscono 4 geni che ne provocano la regressione a non-differenziata. Questa tecnica è importante nella terapia genica in quanto prendendo una cellula con problema, la la si può rendere pluripotente indotta e poi inserire il gene funzionante, quindi ritrapiantarla.

 

Applicazioni delle cellule staminali:

Le staminali possono essere usate per curare leucemie, trapiantando staminali di midollo osseo. Altra applicazione delle staminali è la medicina rigenerativa: ustioni epidermide sono curate con lembi di pelle generate da epidermide sana, ma non hanno né peli ne ghiandole (a Modena vi è un laboratorio specializzato). Altro esempio di medicina rigenerativa sono i trapianti cornea, la quale contiene cellule staminali.

Comitato Nazionale di Bioetica (C.N.B.)

È un organo molto importante per Italia, nato nel 1990 e costituito da scienziati, studiosi e accademici. Il suo compito è orientare gli atti legislativi che definiscono i criteri per le pratiche biomediche e lo sviluppo biotecnologico. Lo scopo è evitare abusi e tutelare i diritti dell’uomo, oltre che garantire una corretta informazione all’opinione pubblica sui temi etici.

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