Ne la “grande odalisca”, Ingres crea un clima intimo e conturbante, con leggere contaminazioni romantiche per il gusto esotico, anche se quest’ultimo non è studiato dal pittore, ma risulta solo l’espressione di una tendenza.Gli oggetti orientalizzanti, ovvero il bruciatore di profumi e la pipa, sono presenze d’occasione, mentre il turbante e il gioiello che orna la testa della fanciulla sono presi dalla Fornarina di Raffaello.
La composizione si basa sulla “Venere” di Tiziano, con l’inversione del drappo retrostante e una posizione simile, ma che da la schiena, rispetto a quella del corrispettivo tizianesco. La tenda azzurra ricamata ricade pesantemente a destra e si frappone tra la donna in primo piano e lo sfondo in penombra. Il divano su cui essa poggia è foderato di stoffa azzurra, inoltre vi sono sopra una pelliccia bruna, un lenzuolo bianco, una coperta gialla ed un cuscino, su cui la fanciulla poggia. Tra coperta e lenzuolo possiamo vedere un gioiello, inoltre la donna stringe un ventaglio di piume di pavone nella mano destra.
La testa è ruotata all’indietro e gli occhi guardano verso sinistra. Lo sguardo è consapevole, ma non malizioso. Il corpo morbido è incurvato e allungato, ovvero con proporzioni errate, rispetto al normale, secondo un richiamo alla precedente cultura manierista.