Inceneritori, come svendere la nostra salute

“Rete nazionale integrata di impianti di incenerimento’, è così che il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando del Pd chiama quella che sarebbe secondo lui la soluzione hai problemi dei rifiuti in Italia. Nel suo ultimo disegno di legge Orlando avrebbe predisposto che tutte le regioni che non abbiano gli inceneritori possano inviare i rifiuti a quelle che invece ne hanno. In questo modo la regione Emilia-Romagna diventerebbe il cestino d’Italia, in particolare Parma, Modena e Forlì.

Ma possono essere gli inceneritori la soluzione al problema dei rifiuti? Secondo me no, e adesso vi spiegherò il perchè.

Gli inceneritori, o termodistruttori, sono impianti di smaltimento che bruciano i rifiuti. Alla fine del ciclo distruttivo, circa un terzo del peso di materiali in entrata si trasforma i ceneri, ed il resto che fine fa?
Ebbene si trasformano in: composti  del cloro (diossine, furani, PCB – policlorobifenili), IPA (idrocarburi policiclici aromatici), composti organici volatili, elementi in traccia (piombo, cadmio e mercurio), acidi e ossidi vari. Questi vengono espulsi assieme alle polveri e le ceneri di fondo, disperdendosi nell’atmosfera e per poi depositarsi anche a molti chilometri di distanza.

Queste sostanze altamente nocive possono provocare i più disparati danni al nostro organismo, quali tumori, difficolta cardio-respiratorie e altre patologie acute e croniche (più info a riguardo: clicca qui).

L’effettiva diffusione di questi agenti inquinanti stanno ultimamente aumentando (vedi ad esempio qui).

E’ ammissibile svendere così la nostra salute?

 

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