Il tributo – Masaccio – Analisi

Analisi del tributo, affresco di Masaccio nella chiesa di Santa Maria del Carmine.http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b0/Masaccio7.jpgL’affresco del tributo si trova nella cappella Brancacci a Firenze, nella quale il tema principale è la vita di San Pietro, con in aggiunta alcune scene della Genesi.

In questa scena, Masaccio illustra un episodio del Vangelo di Matteo, nel quale è descritto l’ingresso di Cristo e degli Apostoli nella città di Cafarnao. Da consuetudine il gabelliere (colui che riscuote le imposte) pretende da loro un tributo per il Tempio di Gerusalemme. Gesù, facendo ironia sul singolare fatto che il Figlio deppa pagare per entrare nella casa del padre, non vuole trasgredire le leggi ed ordina a Pietro di andare a pescare. Qundi egli prende un pesce nella cui bocca troverà miracolosamente una moneta d’argento per pagare la tassa.ra

Masaccio concentra nello stesso dipinto tre momenti tre momenti temporalmente differenti. Il primo, al centro, corrisponde a quando il gabelliere, visto di spalle, esige il tributo. E’ evidente lo stupore nei volti degli apostoli, i quali si guardano l’un l’altro, indecisi sul da farsi. Cristo comanda a Pietro di recarsi a pescare, il discepolo però ha qualche perplessità e sembra quasi indicare il mare per essere sicuro di aver capito bene. A sinistra, proprio sul bordo della riva, ritroviamo Pietro intento nella pesca. A destra invece troviamo l’ultima scena in ordine temporale dove Pietro, con un movimento estremamente deciso, consegna il denaro al gabelliere.

Tutti i personaggi hanno un rilievo quasi scultoreo: Masaccio definisce con il chiaroscuro i panneggi, ricorrendo a pochi colori. La prospettiva adottata è sempre la stessa, unificando spazio e tempo in una visione unitaria della realtà. Il Paesaggio appare brullo e desolato, con le montagne che, per accentuare lo sfasamento prospettico, sono disposte in successione cromatica: verdi scure le più vicine, azzurrognole le più lontane. Le architetture presenti sulla destra, infine, sono fantasiosamente ispirate all’edilizia fiorentina del tempo e contribuiscono alla determinazione spaziale della scena. Poichè le ombre proiettate dai vari personaggi hanno tutti la stessa direzione, si presume che la fonte di luce sia solo una, il sole, posto sulla destra.

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