Il sacrificio di Isacco – Lorenzo Ghiberti – Analisi

Analisi della formella, chiamata “Il sacrificio di Isacco”, realizzata da Lorenzo Ghiberti per il concorso indetto dall’Arte dei Mercanti nel 1401.http://4.bp.blogspot.com/-jejX75qmjMw/Tzf_Gl3Ox5I/AAAAAAAAAME/yWs5IbijyXA/s1600/IMG_0006.JPGIL CONCORSO

Come abbiamo già accennato, nel 1401 l’Arte dei Mercanti organizzò un concorso per la realizzazione della seconda porta (Nord) del Battistero di San Giovanni. Il tema consisteva nel realizzare una formella in bronzo dorato raffigurante la scena biblica del Sacrificio di Isacco. ma vi erano delle regole da rispettare: la cornice doveva essere mistilinea e quadrilobata, perchè doveva uniformarsi alla sagomatura della porta preesistente. Allo stesso concorso partecipò Brunelleschi con la sua formella.

LA FORMELLA

Nella rappresentazione del Ghiberti, perfettamente inscrivibile in un quadrato, il gruppo di personaggi di sinistra controbilancia perfettamente quelli di destra. La roccia che divide in due la scena divide  idealmente i due momenti diversi della narrazione. A sinistra risiedono gli ignari servitori, mentre a destra si svolge la scena principale: Abramo si accinge a immolare il proprio figlio, mentre un angelo si materializza nel cielo, inarcandosi dall’angolo da cui proviene, costituendo una presenza più simbolica che altro, perchè non interviene direttamente sul gesto del padre. I gesti appaiono lenti e armoniosi, lasciando trasparire poco la drammaticità del momento. I corpi sono disegnati con estrema perizia tecnica, basti guardare il perfetto nudo di Isacco, ulteriore citazione classica, come le decorazioni a girali dell’altare.

Significativo è l’effetto prospettico creato dall’angelo, quasi provenisse da uno spazio in secondo piano, creando quindi un’illusione di profondità spazziale. All’angolo diametralmente opposto, su uno sperone roccioso, si può vedere un asino intento a brucare l’erba, quasi a sottolineare la contrapposizione fra la dimensione terrena (roccia e animale) e divina (cielo e angelo). Lattenzione ai dettagli è maniacale, come si può vedere dalla lucertola alla base della raffigurazione.

Alla fine il concorso è stati vinto dal Ghiberti, perchè la sua opera era più convenzionale rispetto a quella del rivale Brunelleschi.

Non perderti i migliori consigli:

Lascia un commento