Con Rinascimento si indica quel periodo di fioritura letteraria, artistica, filosofica e scientifica fiorita in Italia tra il Quattrocento ed il Cinquecento.
I caratteri distintivi del Rinascimento furono l’amore e l’interesse per la cultura Classica e la consepavolezza della centralità dell’uomo , capace, con la propria intelligenza, di creare il proprio destino.
Per le arti figurative guardare al mondo classico non fu semplice imitazione, ma un modo per creare qualcosa di assolutamente nuovo. Infatti, gli artisti si sentirono di dover competere con gli antichi, di raggiungerli e se possibile, di superarli. Cosi la pensava Leon Battista Alberti, il quale scrisse che la fama dei suoi contemporanei è necessariamente superiore a quella degli antichi, perchè senza maestri sono riusciti a trovare <<arti e scienze mai vedute>>.
Dallo studio della civiltà classica si deduce cha l’arte greca e romana è l’imitazione della natura o mimesi. Una natura che gli uomini del Rinascimento indagheranno scientificamente al fine di poterne carpire ogni segreto, e poterla addirittura superare. Principale strumento per tale indagine sarà la prospettiva.
E’ FIrenze la città in cui inizialmente si manifesta la nuova arte rinascimentale. L’Alberti, con un suo scritto, individua subito quelli che sono gli iniziatori del Rinascimento, talmente pieni di capacità da non essere secondi a nessuno dei famosi artisti dell’antichità: Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Donatello, Luca Della Robbia e Masaccio.