I margini continentali possono coincidere con i margini di placca, come i margini continentali attivi (attività sismica e vulcanica), o nei margini trasformi dove è presente solo attività sismica, oppure degradare in crosta oceanica, come i margini continentali passivi, nei quali è assente attività sismica/vulcanica.
Margini attivi
Sono associati ai margini di placca in consunzione, dove avviene il fenomeno della subduzione. Nei margini attivi, la crosta oceanica più antica, fredda e densa, può sprofondare sotto altra crosta oceanica o continentale, con la formazione di una fossa oceanica. La litosfera continentale non subduce mai perché poco densa. La zona di subduzione è caratterizzata da eventi sismici e dalla formazione di una cordigliera (crosta continentale) o di un arco insulare (crosta oceanica) nell’area di litosfera che non subduce sovrastante al piano di Benioff. Entrambe altro non sono che delle catene vulcaniche.
Margini passivi
Si formano a coppie quando un continente si spacca lungo una neo-dorsale oceanica. Si formano gradualmente secondo determinati stadi:
- La crosta si inarca e segue la formazione di una rift valley; durante questa fase si hanno manifestazioni sismiche e vulcaniche
- Rottura e formazione di un golfo proto-oceanico.
- Separazione completa dei due blocchi e formazione di un oceano.
Margini di collisione: quanto tutta la litosfera oceanica di una placca subduce sotto crosta continentale, avviene la collisione tra due margini continentali. Nessuno dei due può subdurre, e la forte pressione provoca attività sismica superficiale con la formazione di una catena montuosa.
Margini trasformi
Oltre alle faglie trasformi delle dorsali oceaniche, si possono avere anche sulla litosfera continentale. Possono originarsi per prolungamento delle faglie oceaniche sulla crosta continentale. Sono caratterizzati dalla presenza di sola attività sismica. Quando litosfera oceanica scorre lungo litosfera oceanica, si possono osservare profondi dirupi a causa della differenza di spessore dei due margini.