Vita, stile e opere di Erik Satie. Appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.
ERIK SATIE(1876-1925)
- VITA E STILE:
- Si definiva strimpellatore salariato: non aveva finito il conservatorio;
- Apre un percorso antitetico: apre sial al wagnerismo, all’accademismo di Saint Saens, al modernismo di Debussy e Ravel;
- Inizialmente interesse per la musica antica:
- “Gymnopedies” e “Gnossennes”:
- Titoli che ci riportano al mondo greco;
- Pretesto per arrivare a dimostrare come si possa usare l’armonia in modo non funzionale;
- 3° danza della Gymnopedis è una danza rituale dei Giovani spartani;
- Melodie modali;
- Tutto tratttato in modo provocatorio e antiaccademico: si vede dalle indicazioni espressive (“Passo per passo”, “fate domande”) che sono ironiche per sottolineare il distacco con il neclassicismo;
- Partitura dove mancano indicazioni di tempo, chiave;
- “Gymnopedies” e “Gnossennes”:
- Noto per aggiungere alla musica classica degli effetti extramusicali (martello pneumatico);
- “PARODE”:
- 1917;
- Grazie all’amicizia con Picasso scrive le musiche di questo balletto;
- Musica da circo, musical;
- Inserisce dei rumori: aereo, colpi di pistola,
- Gruppo dei 6(musicisti accomunati da musical, musica da circo, jazz) piacque questo balleto: Poulenc, Mihilaud, Honegger, Aurich, Durey, Tailleferre;