La “Crocifissione di San Pietro” è stata commissionata a Caravaggio per la Cappella Cerasi, nella chiesa romana di Santa Maria del Popolo. La scena rappresenta il momento in cui San Pietro, non ritenendosi degno di essere condannato allo stesso supplizio di Gesù, chiede di essere crocifisso a testa in giù. L’ambientazione è cupa e drammatica: essa coglie il momento in cui i tre carnefici stanno lavorando per innalzare la croce. San Pietro è inchiodado alla croce e tende istintivamente a tirarsi su con il petto per contrastare il cambiamento di posizione, inoltre il suo busto tende verso destra, verso la parte opposta ai carnefici, creando una discontinuià nel quadro. La persona in primo piano sta facendo forza con la spalla sinistra per sollevare la croce; il secondo individuo, sulla sinitra, ha la testa ruotata di tre quarti, verso San Pietro, e intanto con le braccia solleva anch’esso la croce; il terzo aguzzino, più arretrato, tira con forza una fune pressocchè parallela alla diagonale del quadro.
Chi guarda il volto di San Pietro ne nota la forte espressività, che riflette la grandiosità di questo personaggio e gli ideali da cui è mosso. L’ambientazione, povera e nuda, è ritenuta quasi blasfema. La luce gioca un ruolo di protagonista: essa proviene dall’angolo in alto e sinistra e crea un grande effetto scenografico, infatti illumina i personaggi e li fa emergere dal cupo sfondo.