Come Identificare I Tuoi Amici (Attraverso La Generosità)

Mi ritengo una persona generosa. Nel 99% delle mie relazioni, do più di quanto chiedo indietro. Generalmente, questa è una buona cosa, attrae nuove persone nella mia vita e permette a loro di apprezzarmi facilmente. Probabilmente non scriverei questo blog se non avessi questa qualità.

È probabile che anche tu sia una persona molto generosa. Ti preoccupi sempre un po’ di più degli altri, fai qualcosa di extra, ti impegni a fare una sorpresa. Come risultato le persone si rivolgono a te, si fidano di te, pensano a te quando gli passa qualcosa in particolare per la testa. Ma essere una persona generosa porta con sé dei costi: può essere molto faticoso. All’inizio le persone ti sono grate per la tua gentilezza. Poi però, iniziano a crearsi delle aspettative.

“Cosa vuol dire che non hai tempo? Mi hai sempre aiutato quando ne avevo bisogno!”

Beh…

Che cosa dobbiamo fare quando le aspettative si fanno eccessive e pressanti? E prima ancora, qual è il motivo per cui ciò accade?

La Miglior Tipologia di Amicizia

Aristotele suggerisce l’esistenza di tre diverse tipologie di amicizia (ne parleremo nel dettaglio in un altro articolo). La migliore e più desiderabile è la terza tipologia, “L’amicizia Perfetta”, che non si basa su un qualche tipo di scambio:

“Piuttosto che utilità o piacere, questo tipo di relazione si basa sull’apprezzamento reciproco delle virtù che l’altra persona ha a cuore.”

Come cosa ha senso: un socio in affari potrebbe essere necessario, mentre un compagno di bevute è sicuramente divertente, ma se non vi unisce nient’altro al di là del contesto in cui vi trovate, allora l’amicizia ha scritta sopra una data di scadenza.

Ciò non vale se il collante della relazione sono le virtù: un’amicizia che si basa sui valori sono come uno specchio in cui noi stessi possiamo rifletterci. È una cosa senza tempo, puoi farlo, ancora e ancora. Fintantoché i valori che avete in comune non cambieranno, potremo sempre apprezzare la compagnia dell’altra persona.

Ovviamente, questo tipo di relazioni sono tra le più difficili da formare. Richiedono di andare oltre l’iniziale beneficio di utilità o di piacere. Ciò spesso non accade senza un fattore di stress esterno. I militari ne sono un ottimo esempio: gli uomini che servono insieme in guerra hanno buone probabilità di rimanere amici per tutta la vita. Siete sopravvissuti insieme: è un’esperienza trasformativa e spesso traumatica, ma che vi legherà per sempre.

Le amicizie virtuose richiedono anche il loro tempo. Dobbiamo capire e sperimentare quali sono i valori dell’altra persona, e ciò richiede molto tempo a volte:

“Non c’è amicizia salda senza fiducia: e non c’è fiducia senza far passare un certo tempo.”

Aristotele

Di ogni scuola che ho frequentato (dalle medie fino all’università) le amicizie che sono rimaste più solide sono quelle delle superiori. Ciò probabilmente è dovuto al fatto che il liceo tra le varie fasi scolastiche e di formazione, è stato il periodo che è durato di più.

Se ti prendi un momento per pensare alle varie amicizie che hai, quelle basate sull’utile e sulla gratificazione sono facili da individuare. Ma quelle basate sui valori? Non sono tante. Lo percepisci che sono differenti, ma allo stesso tempo fai fatica a definire che cos’è che le rende davvero speciali. E per alcune, non ne sarai nemmeno completamente sicuro.

Ecco dove entra in gioco il fatto di essere generoso.

La Natura “Auto-Gratificante” Dei Valori Guida

Essere gentile è di per sè una gratificazione

Ultimamente ho messo in discussione alcune amicizie. Mi ritrovo a scorrere attraverso WhatsApp, confermando che, per la quinta volta di fila, sono io quello a prendere l’iniziativa e mandare il messaggio. Ma poi mi fermo e inizio a chiedermi: ma importa davvero? Forse non dovrei valutare queste persone su banalità del genere? A chi importa chi ha pagato la pizza l’ultima volta o chi ha fatto l’ultima chiamata. E alla fine mi balena l’idea in mente: a me importa. Perché essere generoso è un valore fondamentale per me. La generosità, l’intraprendenza, la gentilezza, sono delle virtù fra tante, ma se decidiamo di valorizzarle (come molti di noi fanno) ottengono la precedenza nelle nostre relazioni. Quando sei una persona generosa, tendi naturalmente a valorizzare le persone che mostrano gentilezza in maniera spontanea e inaspettata.

Gli esseri umani sono creature semplici. Difficilmente facciamo ciò che non ci favorisce in qualche modo, ed essere sempre generosi quindi non rientra tra le attività privilegiate da questo punto di vista.

In realtà, essere generosi è di per sé una condizione che vale molto di suo. Ti fa sentire bene. Oltre a ciò, essere generosi quasi sempre porta con sé la speranza che un giorno, prima o poi, qualcuno ti ritornerà il favore. Infine, quello che forse è l’aspetto più importante di tutti, è che mostrarsi generosi è un segnale importante che ci aiuta a individuare persone simili a noi.

Tutti questi aspetti sono in qualche modo auto-esaustivi per chi è generoso. Ma può rivelarsi anche utile strumento per filtrare un po’ delle nostre relazioni, dobbiamo solamente esserne consci: in una relazione in cui c’è scarsa reciprocità, prima o poi si arriva ad un punto di stallo. Di solito questo è il momento giusto per chiedersi: che tipo di relazione è questa? Ne vale veramente la pena?

La risposta a questa domanda non sempre è banale e può richiedere del tempo.

L’Alternativa Che Non Vediamo

A volte ci sono delle opzioni che mai avremmo potuto considerare

Quando una relazione incorre nel problema della reciprocità e supera il punto di rottura, ci sono due opzioni per la persona generosa. La prima strada è tirare il freno di emergenza, relegare l’amicizia a pura fonte di utilità/piacere e regolare le future interazioni di conseguenza. Questo è un meccanismo di protezione che funziona bene per le persone la cui generosità rischia sempre di essere abusata, tuttavia potrebbe anche tarpare le ali alla relazione nel momento sbagliato.

La seconda strada è aspettare, senza necessariamente continuare ad essere esageratamente generosi, ma resistere ancora un attimo. Lascia che sia il tempo a svelare come stanno le cose. In molti casi questa si può rivelare una mossa intelligente: i problemi del tuo amico potrebbero risolversi in poco tempo e, con un po’ di pazienza, la vostra relazione potrebbe fiorire.

Ovviamente, c’è anche il rischio di investire troppo sulla relazione, ma d’altro canto per essere arrivato ad un punto di stallo sicuramente lo hai già fatto e farlo ancora un po’ non può farti stare tanto peggio, soprattutto se ne sei cosciente.

Ma, allo stesso modo delle categorie di amici secondo Aristotele, c’è una terza opzione che raramente viene considerata. E se non fossimo noi le persone generose per questa volta?

Ruoli Differenti in Tempi Differenti

In questo momento, potresti pensare a 5 persone che, secondo te, dovrebbero chiamare te e non il contrario. Probabilmente hai ragione, dovrebbero prendere in mano lo smartphone e chiamarti per chiederti se ti va di prendere un caffè con loro. Allo stesso modo, in questo momento ci sono 5 persone là fuori che potrebbero esigere la stessa cosa da te.

Una persona potrebbe addirittura (pensa un po’) finire in entrambe le categorie contemporaneamente. Perché mentre magari eri tu a metterti per primo in contatto con una certa persona, alla fine essa ti ha sempre ascoltato. Oppure, sebbene sia stato sempre tu a offrire la pizza, il tuo amico ha reso le serate divertenti.

Gli esseri umani sono creature semplici. Le nostre relazioni, tuttavia, non lo sono. Sono una rete complessa fatta di milioni di dettagli. È facile che qualcosa vada storto o non venga compreso.

Anche se sei tu quello generoso per la maggior parte del tempo, a volte, sei anche quello che riceve. Nessuno occupa sempre il medesimo ruolo nella propria vita, non lasciarti ingannare dall’idea che hai te di te stesso.

Conclusione

La reciprocità può aiutarci ad identificare le amicizie del miglior tipo. Inoltre, essere generosi non è solo una virtù di per sé “auto-gratificante”, ma anche un filtro per le nostre relazioni.

Generosità e bisogno, convenienza o valori, aspettare o fermarsi, alla fine del giorno, solo una cosa è sicura: le nostre relazioni non sono entità statiche: vivono, respirano, si evolvono. Bisogna trattarle di conseguenza.

Dopotutto…

“Che cos’è l’amicizia? Una singola anima che abita in due corpi.” ~

Aristotele

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