Scuola Spagnola: Albeniz, Defalla, Granados – Storia della musica

La cosiddetta “Scuola Spagnola” e i suoi rappresentanti: Albeniz, Defalla e Granados. Appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

SCUOLA SPAGNOLA

  • Rappresentanti: Albeniz, Defalla, Granados;
  • Apertura degli spagnoli verso le modernità francesi (Debussy, Ravel);
  • Alcuni soggiornarono a Parigi;
  • ‘800 francese: interesse per lo spagnolismo -> attratti dai ritmi spagnoli e colori timbrici (timbri nacchere) e dai temi legati alla Corrida (assimilano una Spagna da turisti e non reale);
  • Spagna diventa pretesto per sviluppare un virtuosismo su temi spagnoli (come fece Liszt con i temi ungheresi);
  • Questo spagnolismo francese viene chiamato spagnolismo da maniera;

Scuola Ungherese: Koday e Bartok – Storia della musica

La scuola ungherese e i suoi principali, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

SCUOLA UNGHERESE: KODAY(1882-) E BELA BARTOK(1881-1945)

  • Rappresentanti: Koday e Bartok;
  • Etnomusicologia: scienza che si occupa del recupero della musica popolare mediante la registrazione dal vivo condotta grazie alla scoperta del fonografo Edison;
  • Loro registrarono il canto popolare girando in tutta la regione arrivando all’Albania e la Romania;
  • Evidenziano un sacco di varianti di ogni canzone a seconda del luogo poiché è musica tramandata oralmente;
  • Dopo aver registrato trascrivono per tramandare;
  • Canto popolare non è tonale ma al massimo è modale(dissonanze);
  • Koday raccolse diverse antologie dei canti popolari e li utilizzò per l’istruzione musicale;
  • Koday trascrive anche una serie di danze e le riorchestra e scrive “Il luogo d’origine”;

Dmitri Shostakovich – Storia della musica

Vita, stile e opere di Dmitri Shostakovich, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

DMITRI SHOSTAKOVICH (1906-1975)

VITA:

  • Nasce a Pietroburgo;
  • Pianista e compositore al conservatorio della città;
  • 1923: al saggio di composizione propose la 1° sinfonia e fu premiato come compositore del regime;
  • 1° PERIODO(1906-1932):
    • Compositore del regime;
    • Scrive musica d’avanguardia: ritmi calzanti, melodie spigolose e violente, timbri estremi e linguaggio atonale;
    • Composizione di grandi sinfonie dove guarda stilisticamente alla musica passata;
    • ‘’32: “Lady Macbeth”: fu accusato da Stalin di formalismo ed eccesso e caos (modernismo con più colorismi) -> meno propagandistico. Collegato al “Boris Godunov”
    • “4° Sinfonia”:
      • 1932;
      • Rapporto con Mahler;
    • “5° Sinfonia”:
      • Forma sonata;
      • Sinfonismo Tchaikovskiano;
  • 2° PERIODO(1932-):
    • “7° Sinfonia” o “La Leningrado”:
      • 1941;
      • Iniziata a Leningrado durante l’occupazione dei nazisti;
      • Ristabilisce il legame con il regime;
      • Diventa l’emblema della resistenza europea al nazismo;
      • Partitura microfilmata(fotografia) raggiunse New-York e fu diretta da Toscanini;
    • “9° Sinfonia”:
      • Nel 1945;
      • Festeggiamenti della fine della guerra, si pose il problema di come festeggiare l’evento;
      • Tutti si aspettavano una Nona dai toni sfarzosi e trionfalistici, sul modello della ben più conosciuta Nona di Beethoven;
      • Šostakovič sorprese tutti e compose una sinfonia senza coro, senza finali trionfali ma, anzi, dai toni leggeri e ironici, utilizzando schemi classici della sinfonia sette-ottocentesca;
      • In molti lo interpretarono come un insulto ai caduti della patria;
    • Musica accusata di formalismo;
    • Crisi economica -> scrive colonne sonore;
    • “10° Sinfonia”:
      • 1953: muore Stalin;
      • L’omaggio;
      • Sonorità terribili e spietate: il compositore russo descrisse Stalin stesso;
      • Il figlio dichiarò che il secondo movimento dell’opera, Allegro, descrive il “ritratto del volto spaventevole di Stalin;
      • Successo fu clamoroso;
      • Il monogramma sonoro del compositore deriva dalle iniziali del suo nome e cognome in tedesco: Dmitri SCHostakowitsch. Le lettere D, Es, C ed H equivalgono alle note Re, Mi bemolle, Do e Si. Šostakovič ha utilizzato la combinazione delle quattro note, in molte sue opere, tra le quali la Decima sinfonia, nel finale, e l’Ottavo quartetto, nelle prime note del brano.
    • Paralisi alla mano destra;
    • 1960: entra nel Partito Comuninsta;
    • “15° sinfonia”:
      • 1971;
      • Compose l’enigmatica ultima sinfonia;
      • Un contenitore di ricordi e di citazioni di proprie opere passate e di lavori di Rossini (Guglielmo Tell, i famosi squilli di tromba del finale dell’ouverture) e Wagner (il Tannhäuser);

Sergej Prokofiev – Storia della musica

Vista, stile e opere di Sergej Prokofiev, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

SERGEJ PROKOFIEV (1891-1953) E SVIATOSLAV RICHTER

STILE:

  • Il suo è un linguaggio tonale perciò il pedale è sempre segnato;
  • Pezzi brevi a sfondo intimista e soggettivo;
  • Prokofiev non fu mai attratto dalle innovazioni come la dodecafonia o l’atonalità di Strauss;
  • Non c’è libera interpretazione del musicista: Prokofiev voleva che le sue composizioni venissero suonate in modo preciso;
  • Non era sentimentalista -> no linguaggio romantico;
  • Melodia spigolosa con bruschi salti e cadenze non consone;
  • Utilizza molti tempi irregolari come 7/8;
  • Modalità meccanica: ripete molte volte dei suoni;
  • Grande formalista: cercava nel dettaglio la forma -> 1948: il Comitato centrale della Cultura russa ,preseduto da Zdanov(braccio destro di Stalin), denunciò la sua musica perché malata di intellettualismo e formalismo che andava contro i principi del realismo socialista che voleva una musica molto rappresentativa , facile, con linguaggio chiaro e patriottico (musica di propaganda semplice) -> la musica difficile non coinvolge la gente;
  • Stile toccatistico e motorio: ritmi ossessivi, percussivi che lui definisce caratteristici nella biografia del 1941;
  • 1941: biografia:
    • Tendenza classica che si esprime col formalismo;
    • Tendenza moderna sempre nell’ambito tonale con proprio linguaggio armonico;
    • Tendenza lirica ripresa dal tardo-Ottocento;

Scriabin – Storia della musica

Vita e opere di Scriabin, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

SCRIABIN (1872-1915)

VITA:

  • Contemporaneo di Rachmaninov;
  • Si forma con lo stesso insegnante di Rachmaninov: Zerev -> lui faceva dei concerti per presentare i suoi allievi (tra il pubblico vi era anche Tchaikovsky);
  • Scriabin(8°) entra in competizione con Rachmaninov(13°) per la grandezza della mano: Scriabin vuole dimostrare che con la sua mano può fare cose inimmaginabili perciò in una sera suona tutte e 32 le sonate di Beethoven rovinandosi l’articolazione della mano destra (comporrà una sonata in memoria di questo momento);
  • Produrrà un preludio solo per mano sinistra (poiché la destra era inutilizzabile);
  • Bocciato in composizione al conservatorio;
  • Compositore moderno ed estraneo a Stravinsky e Schonberg;
  • Anticipa tutti i contenuti dell’Espressionismo Lirico (periodo del 1915 che si collega al pittore Kandinsky e al suo scritto “Lo spirituale nell’arte” dove parla dei colori come suoni ed espressioni della spiritualità e animo interiori) -> quindi Scriabin pensa i suoni come colori che sono espressioni dello spirito (ad ogni suono è attribuito un colore ben preciso);
  • Scrittura compositiva: accordi di 4°, inventa anche una scala (Do-Fa#-Sib-Mi-La-Re) -> la sovrapposizione di quarte crea un accordo definito “mistico” che enfatizza questo collegamento con la spiritualità (visione antropocentrica). Esse sono ottenute e derivate da armoniche di un suono fondamentale però queste armoniche sono molto lontane e portano perciò all’ Atonalità;
  • 1909: a Bruxelles entra in contatto con la teoria Teosofica che tende ad uguagliare l’uomo a Dio o addirittura oltre ad esso. Qui scopre una tastiera progettata da uno scienziato dove le note erano associate a colori: lui riprenderà il progetto modificando i colori;

Sergei Vasilevich Rachmaninov – Storia della musica

Vita e opere principali di Sergei Vasilevich Rachmaninov, appunti del secondo anno a cura di Stefano Pieraccini. Clicca qui per tutte le lezioni.

SERGEI VASILEVICH RACHMANINOV (1873-1943)

VITA:

  • Appartiene alla generazione di Ravel, Toscanini -> compositori ed eccellenti pianisti e direttori d’orchestra;
  • Appartiene al Tardo-romanticismo: ultimo cultore del virtuosismo pianistico alla Liszt;
  • 3 sinfonie;
  • Concerti per pf. e orchestra;
  • Per il suo sinfonismo si colloca in linea con Tchaikovsky e Borodin -> Stravinsky lo disprezzerà poiché dice che la sua musica sinfonica è da film;
  • Si trasferisce in America;
  • Era di origine nobile, sostenitore dello zar ma dopo la rivoluzione d’ottobre gli viene perquisito tutto perciò si sostiene economicamente solo con l’attività concertistica;