Beowulf – Introduzione al poema

Beowulf è il poema anglo-sassone più antico che ci è pervenuto. Le sue origini sono misteriose: l’identità del suo autore è sconosciuta e gli esperti non sono sicuri della sua precisa data di composizione. Esso parla di popoli ed eventi leggendari e descrive una società in cui il rapporto tra il leader, o il re, ed i suoi guerrieri, chiamati “thanes”, è fondato su provvisioni e servizi. Questa società è fortemente definita in termini di monarchia.

Data e luogo della composizione

Si pensa sia stato composto da un solo autore cristiano per un concilio religioso nell’Inghilterra anglo-sassone in un periodo compreso tra l’ottavo e l’undicesimo secolo dopo Cristo, ma la prima testimonianza scritta si ha nell’undicesimo secolo. Durante questo periodo intermedio, compositori e cantori dovevano memorizzare questo lungo, eroico racconto e narrarlo attorno al fuoco come forma di intrattenimento.

Le vicende del poema hanno luogo in Scandinavia, ma il poema fu scritto probabilmente nel regno di Northumbia, un importante regno anglo-sassone e casa dei monaci cattolici di origine romana che reinterpretarono la storia secondo una visione cristiana.

Impostazione del poema

L’impostazione del poema ci porta in un periodo ed in un tempo in cui tribù guerriere combattevano le une contro le altre, quando cambiamenti e morte erano inevitabili, quando tutto quello che importava non era se morivi, ma come e quando.

La narrazione inizia in un regno della Danimarca comandato da Re Horothgar. Qui Beowulf si confronta con un mostro che ha terrorizzato il re e i suoi uomini per venti anni. Successivamente, Beowulf si immerge in un lago misterioso e combatte la madre del mostro. La scena dell’azione quindi scivola a cinque anni dopo, dove un Beowulf invecchiato si confronta con un drago che terrorizzava la sua terra.

Il carattere soprannaturale del poema

Beowulf è elogiato per il suo coraggio, la sua pazienza e la sua generosità, caratteristiche che determinano la sua nobiltà e stabiliscono la figura formale e ideale del guerriero. Gli sono attribuiti poteri soprannaturali: egli uccide mostri che vivono sott’acqua e sotto terra, che possono volare e sputare fuoco.

Durante il poema appaiono molti mostri. Il primo è Grendel, la sua apparenza fisica è lasciata all’immaginazione di chi legge – l’unico indizio è che esso è discendente di Caino, il primo assassino dell’Antico Testamento della Bibbia, e che è un demonio dell’Inferno. Esso è presentato come l’ “inizio della notte”: ovunque si muova è circondato dall’oscurità. È sanguinario e continua a tenere sotto assedio il regno di Re Horthgar da oltre venti anni, uccidendo sia civili sia guerrieri. La madre di Grendel, che non ha un proprio nome, somiglia un po’ a una donna. Essa vive con il suo figlio in un lago soprannaturale abitato da draghi marini, ed il veleno nel suo sangue dissolve qualsiasi spada utilizzata contro di lei. L’ultima mostruosa creatura, affrontata da un Beowulf in là con gli anni, è un drago serpentino, munito di ali e che soffia fuoco.

Temi

La vita è un continuo struggimento tra il bene ed il male. Beowulf rappresenta il bene, mentre i tre mostri che lui uccide sono il male. La grandezza di un umano è data dalla grandezza delle sue gesta e della sua discendenza. La fedeltà verso il re od il proprio vicino è il valore primario. Beowulf rischia la sua vita per aiutare un vicino, re Horthgar, in difficoltà.

Leggenda e storia

Il poema si articola tra leggenda e veri eventi storici. Tumuli e antiche sculture suggeriscono che il mito di Beowulf possa essere più di una leggenda epica: scavi archeologici in Scandinavia hanno ritrovato una grande sala con tre stanze, ognuna lunga 50 metri, costruita a metà del sesto secolo, esattamente ai tempi di Beowulf. A Sutton Hoo, in Inghilterra, i tumuli funebri hanno fornito altre prove sul mondo di Beowulf: armi ed artefatti simili a quelli descritti nel poema sono stati ritrovati in una ricca barca-sepoltura.

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