Analisi della Basilica di San Lorenzo, a Firenze, alla cui costruzione ha dato fondamentale contributo Filippo Brunelleschi.
Brunelleschi aveva progettato un edificio a tre navate, con cappelle laterali, le quali però non sono state costruite, ad eccezzione di quelle del transetto e ai fianchi dell’abside.Come abbiamo già accennato, la basilica non è stata costruita interamente durante la vita di Brunelleschi, ma è stata “conclusa” successivamente da Antonio Manetti Ciàcchieri, se così si può dire, visto che la facciata dell’edificio appare tuttora incompleta.
Sempre dall’esterno dell’edificio, è chiaro come la sua forma non derivi da altro che dalla sovrapposizione di solidi geometrici puri. Benchè ci siano alcune incongruenze. si può intuire la correlazione degli elementri architettonici, soprattutto dall’interno dell’edificio:
L’arco che introduce alle piccole cappelle laterali, difatti, è inquadrato all’interno delle paraste, le quali sono sormontate da una architrave. La stesso architrave si ripete sopra gli archi che delimitano la navata centrale. Anche la trabeazione, che sta alla base delle volte laterali a vela, si ripete specularmente nei complessi capitelli che sostengono gli archi della navata centrale. Su questa trabeazione, si impostano gli arconi che sostengono la cupola centrale, che si innalza all’incrocio del transetto con la navata centrale. Le testate dei bracci del transetto si presentano come grandi arcate su due pilastri, affiancati da paraste, definendo, con la trabeazione che vi corre sopra, il primo schema di rinascimentale, il cosiddetto a “serliana”