Nel “Bacco”, realizzato da Caravaggio, sono ben evidenti le finalità espressive dell’autore. Si tratta di un olio su tela realizzato per i Sant’Uffizi.
Il giovane è adagiato su una sorta di triclinio ed è avvolto in un lenzuolo a modo di veste romana. Sulla testa ha dei tralci di vite, intrecciati come una ghirlanda. Il volto è girato di tre quarti verso destra e lievemente inclinato in avanti; sulle guance ha un lieve rossore, quasi a sottolinearne l’espressione trasognata. Con la mano sinistra regge delicatamente un esile coppa di vetro, riempita fino all’orlo di vino, versato dalla panciuta brocca posta sulla dinistra del ripiano. La natura morta in primo piano anticipano lo stile della “Canestra di frutta“, con le foglie accartocciate ed i frutti marci, simbolo ricorrente del tempo che tutto corrompe e dissolve.
L’atmosfera del dipinto è complessivamente fosca, cosicché sembra quasi una scena mistica, tale che il giovinetto può essere interpretato in un ottica cristiana, in quanto esso alluderebbe alla Passione di Cristo, che si riscontra simbolicamente nel drappo nero nell’angolo in basso a destra, nella melagrana spaccata e nel vino.